Arriva l’estate, quali sono gli insetti che vedremo più spesso?
Siamo ormai alle porte della stagione estiva che, oltre a regalarci giornate più lunghe, sole e alte temperature, porta con sé purtroppo anche il risveglio dei relativi insetti legati a questo periodo dell’anno.
Nella categoria di noiosi insetti estivi sicuramente classifichiamo in primis le zanzare e le cimici.
Le zanzare sono particolarmente fastidiose anche se il livello di disagio causato va proporzionato alla loro quantità nell’ambiente in cui ci troviamo ed a un fattore personale soggettivo ovvero se e quanto siamo sensibili, o addirittura allergici, alla puntura di zanzara. In quest’ultimo caso, soprattutto se siamo stati colpiti da diverse punture di zanzara, la nostra pelle irritata si arrossa, può persino arrivare a gonfiarsi sensibilmente la zona del corpo interessata rendendosi necessario l’intervento con medicinali strong come il cortisone.
Nei soggetti allergici può verificarsi la sindrome di Skeeter che consiste nell’apparizione sulla pelle di bolle gonfie, simili a vesciche che, una volta rotte, rilasciano acqua. A questa forma di infiammazione si può accompagnare anche la febbre.
Un’altra forma di sfogo dell’intolleranza del soggetto alla puntura di zanzara è l’orticaria papulosa che causa rigonfiamenti che danno molto prurito e presentano una crosta centrale.
Infine, nei casi più gravi ma accade molto raramente, si può arrivare allo shock anafilattico che consiste in una reazione allergica che si manifesta rapidamente generalizzata su tutto il corpo o buona parte di esso, generalmente colpendo per primi pelle ed apparato respiratorio.
Se non si interviene prontamente, può portare alla morte.
Però, nella maggior parte dei casi, la puntura di zanzara non risulta pericolosa o dannosa, semplicemente molesta per il prurito che ci provoca.
Le cimici invece non provocano di questi problemi però sono comunque fastidiose perché si attaccano agli indumenti, alle tende e, se le disturbiamo cercando di allontanarle dal nostro ambiente domestico, di tutta risposta rilasciano una sostanza maleodorante.
Amano molto appoggiarsi sui tessuti in genere, in particolare sul bucato che abbiamo steso all’aria aperta, oppure riescono ad introdursi in casa passando per minuscole fessure.
Esistono differenti tipi di cimici. Attualmente in Italia le più diffuse sono la cimice asiatica, di colore grigio scuro diventata la specie più invadente soprattutto per i danni che provoca alle colture, e la cimice verde che, oltre ad intrufolarsi in casa, si insedia negli orti dove causa danni soprattutto al pomodoro.
Tra gli insetti volanti estivi abbiamo poi le api, le vespe, i calabroni, temuti per la loro puntura, e infine le innocue cicale.
Se diciamo insetti serali estivi pensiamo subito alle zanzare e poi alle cicale.
Queste ultime cantano o meglio friniscono. In sostanza, facendo vibrare alcune lamine che hanno sul loro addome, producono quel tipico suono estivo (o rumore, dipende dai punti di vista). Ecco, questa è l’unica forma di fastidio che arrecano eventualmente.
Quali insetti sono pericolosi?
Ci vengono subito alla mente gli insetti estivi che pungono cioè api, vespe e calabroni che sicuramente non risultano simpatici, anche se fondamentali per il nostro ecosistema, perchè ne abbiamo timore per il dolore che ci provoca una loro puntura.
Generalmente il disagio è causato sostanzialmente dal dolore intenso causato dall’ingresso del loro pungiglione nella nostra pelle con conseguente rilascio del veleno. Si avverte istantaneamente il dolore che è accompagnato dall’arrossamento dell’area circostante per un diametro che varia da uno a cinque centimetri.
La reazione alla puntura ha una durata di 24-48 ore e il relativo arrossamento va scemando nei giorni seguenti. In un soggetto che non presenta allergia alla puntura di questi insetti, il tutto si risolve nell’arco di circa sette giorni.
Invece, siamo difronte ad un problema di allergia se si manifestano reazioni come prurito, orticaria, gonfiore eccessivo esteso anche ad altre zone del corpo, se il viso, la gola o la lingua iniziano a gonfiarsi, se ci sono problemi alla respirazione, vertigini, fino ad avvertire crampi allo stomaco, nausea o avere dissenteria.
In questi casi bisogna recarsi quanto prima al pronto soccorso in quanto questi sono i sintomi che sfociano nello shock anafilattico.
Un altro insetto che non amiamo affatto e che può attaccarci più facilmente in estate quando siamo in spazi aperti, è il ragno.
Qui in Italia sono presenti innumerevoli tipologie di ragni.
A seconda del clima della regione in cui ci si trova, ci si può imbattere nei più comuni e innocui ragni di campagna oppure in specie pericolose come il ragno dal sacco giallo e il velenosissimo ragno violino.
Il ragno di campagna è quello più diffuso, dal nord al sud d’Italia, che si trova anche in appartamento e che non ci provoca problemi, eccezion fatta per dover rimuovere eventuali ragnatele.
Il ragno dal sacco giallo, che prende il nome dalla colorazione gialla del suo addome, predilige i terreni incolti, i prati umidi con erba alta. Risulta presente su tutto il territori nazionale, per ora con la sola esclusione della Sicilia, dove al momento non ne sono mai stati avvistati.
Questo ragno è tra i più velenosi in Italia; il suo morso provoca un dolore simile a quello causato dalla puntura di una vespa e le reazioni del corpo, che naturalmente variano da persona a persona, possono essere nausea e vomito o anche brividi e febbre. Gli effetti decadono nel giro di qualche giorno.
Più pericoloso del ragno dal sacco giallo, è certamente il ragno violino che in Italia si trova lungo le coste tirreniche, adriatiche e ioniche. In particolare in Sicilia e in Sardegna è molto comune.
Non è di grandi dimensioni, si può nascondere in soffitta oppure in cantina ma riesce anche ad introdursi in casa attraverso piccole fessure, spesso si nasconde dietro il battiscopa ma anche in mezzo al bucato, all’interno di calzature e guanti.
La pericolosità di questo ragno è data dal fatto che inietta nel nostro corpo un veleno molto potente ma il suo morso è indolore.
L’area della pelle che è stata punta manifesta solo dopo qualche ora i primi sintomi che generalmente consistono in arrossamento della cute e sensazione di formicolio.
Questo fattore non gioca ovviamente a nostro favore nella tempistica di intervento post-puntura.
Anche perché, nei casi più gravi, il morso del ragno violino può causare danni ai muscoli, ai reni ed anche emorragie e può essere necessario eseguire un trattamento in camera iperbarica.
Infatti, il veleno di questo ragno fa veicolare all’interno del nostro corpo batteri anaerobi che, nei casi più gravi, possono causare la liquefazione dei tessuti.
Come proteggersi dagli insetti nocivi
Le migliori armi a nostra disposizione sono il mantenimento costante di pulizia ed igiene nella nostra casa e rivolgerci ad aziende specializzate nella disinfestazione.
Questo intervento è in grado di bonificare l’ambiente dove abbiamo rilevato la presenza di insetti molesti, come ad esempio le cimici, o pericolosi come i ragni di cui abbiamo appena parlato, tramite l’esecuzione del monitoraggio degli insetti.
Si tratta di posizionare apposite trappole attivate da feromoni, cioè dalla stessa sostanza chimica prodotta dagli insetti ma riprodotta in laboratorio, usate come esca. In questo modo è possibile rilevare la presenza degli insetti infestanti, valutare l’entità dell’infestazione.
Siccome la stagionalità incide molto sulla presenza di taluni piuttosto che altri insetti nella nostra casa, questo monitoraggio verrà replicato mensilmente ripetendo il conteggio degli insetti catturati e comparandolo con il precedente.
L’intervento maggiormente richiesto in vista dell’estate è la disinfestazione preventiva delle zanzare che va fatta in primavera.
Si effettua spruzzando uno specifico insetticida a bassa tossicità nei luoghi dove si riproducono per la maggiore cioè gli scarichi dell’acqua e i sottovasi delle piante. In questo modo si riduce notevolmente la schiusa delle uova e il conseguente proliferare di zanzare nei mesi estivi.